Cantica per Faramir
Il corno spezzato
È nelle mani
Del fratello affranto.
Alla sua mente
Riaffiorano ricordi,
felici e tristi insieme.
È morto combattendo
Tenendo alto il suo
Onore e la sua gloria;
ha tenuto alto
l’orgoglio del suo popolo
che sempre lo ricorderà
come il suo cavaliere.
Faramir ora è solo,
solo contro un padre otturso
che poco lo ha amato e lo ama.
La sua saggezza
È sua forza,
virtù odiata dal padre.
Torna malato
Da un’impresa impossibile,
il padre lo piange
credendolo morto.
E vuole morire anch’egli,
bruciando con lui
nel luogo del riposo eterno.
Così somigliante ma così diverso
Dal fratello morto,
rappresenta ciò che
il padre mai è stato
e che mai sarà
a causa del suo orgoglio.
Il popolo piange
La sua nera malattia,
ma il re, perduto
e ritrovato, lo curerà.
Le case di guarigione
Accolgono il figlio di Denethor
E la nipote di Theoden.
Così i due regni
Da sempre amici
Saranno uniti ora
Da un vincolo sacro,
da un amore puro,
da un amore immacolato
che per sempre li unirà.