"Possso fumare anch'io?" chiede umi9lmente a tobaldo soffiatromba, mentre ricordi de4ll'amata contea e voglia di vita hobbit gli torna in mente.



Quegli ssstupidi Hobbit mi hanno rubato il mio Tesssoro [ira]

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Improvvisamente dalla pipa di Kraagenskull smette di uscire fumo.
La pipa, spenta, cade sul suo petto mentre lui sta fermo con la testa chinata.

Kraagenskull il nero, Signore delle tenebre.

"pace, amore e ... astio"

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La porta si apri con un leggero rumore e dalla soglie appare una nobile elfa dalle vesti blu e argentee; nella sua fronte risplendeva una corona di fiori d'argento che le circondavano di un'aurea lucente...
cercò posto vicino al camino per scaldare le sue mani fredde e voltandosi verso gli altri, abbassò la testa in segno di saluto...

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Elràwien rientra dalla sua passeggiata in cortile e come sempre l'accompagna il dolce profumo di salsedine. Vede però Kraagenskul a testa china e dalla sua figura uno strano rumore vine fuori... l'uomo nero sembra addormentato. Forse che l'erba pipa faccia quest'effetto alla mente degli uomini?



Poi si volge verso Vilyandil ringraziandolo con un sorriso e un gesto di riverenza.
"Perdonami se ho abbandonato così in fretta la stanza, è che avevo voglia di sentire il profumo del bosco e alcune bestie deste dal richiamo della primavera, che Yavanna ha tessuto sulla Terra di Mezzo, mi si sono avvicinati e m'hanno tenuto compagnia. Vedo che avete smesso di emettere nuvolette... ho dovuto allontanarmi dicendovi quello che pensavo.non respiravo quasi più."





Elràwien nota la nuova arrivata... quello che colpisce la principessa del Mare, di questa dama è lo sguardo dolce e aggrazziato, la luce che emanano i suoi occhi e il suo sorriso.Le si avvicina porgendole un caloroso ben venuto

"Che tu sia ben venuta mia signora... perdonami, forse quella figura ammantata che ho visto giù in cortile di sfuggita eri proprio tu... sei stata agile come una gazzella e quando ho volto lo sguardo verso il portone d'ingresso già eri scivolata su per le scale. Dalle tue vesti deduco che sei una gran Dama, giovane è inveroil tuo sembiante, ma i tuoi occhi saggi non mentono. Sono felice di incontrarti NessaTulkalkelumiel!"

E così dicendo Elràwien le sorride e riprende posto vicino alla finestra sorseggiando il suo tè alla pesca!

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“Ella cavalcava veloce verso sud-ovest, in direzione della sua dimora. I lunghi capelli neri, scompigliati dal vento, si confondevano con le scure, se pur mutevoli vesti che, alla luce del sole morente riflettevano i colori del Mare. Il suo bianco petto era adornato da una bianca conchiglia di madreperla con rifinimenti d’oro, legata al collo da un laccio di altrettanto luminoso oro, che risplendeva illuminandole il volto: dono di Ulmo, Signore delle Acque di Arda.�

Elràwien, principessa degli elfi del Mare
sacerdotessa del tempio di Ulmo
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Kraagenskull improvvisamente comincia ad aprire gli occhi.
Appena però vede elràwien chinata su di lui richiude gli occhi e si mette le mani sul viso. Poi si spinge all'indietro con tutta la sedia urlando:
"NO, NON GUARDARMI!"

Kraagenskull il nero, Signore delle tenebre.

"pace, amore e ... astio"

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Narthoron invita bruscamente tutti i presenti al silenzio..
egli avverte infatti qualcosa in Kraagenskull,,ma ha bisogno di concentrazione..

Narthoron,perduto Bardo di Numenor declama: "(...) e in questo Mondo, tutti vogliono guardare, provare e giudicare, ma pochi sono disposti a Capire.."

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Nessa volse lo sguardo verso Eowin e la salutò con un radioso sorriso
"Saesa omentirn lle dama di rohan, che le foglie della tua vita mai appasiscano, è vero,la figura che hai visto ero io...ti chiedo perdono per non aver notato la tua presenza e non averti porto degni saluti"
e molto nobilmente si inchinò di fronte alla donna mentre ella sorseggiava il suo tè...

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"Mi scuso con te, elràwien, se ti ho turbata ma...
C'è qualcosa che è meglio che tu non sappia su di me".
Kraagenskull butta sul tavolo davanti a lei un fazzoletto.
"Asciugati pure le lacrime con questo e... scusa ancora".

Kraagenskull il nero, Signore delle tenebre.

"pace, amore e ... astio"

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